VETRINA DI ARTE PERFORMATIVA CONTEMPORANEA
TEATRO . DANZA
2022 – V EDIZIONE
21 ottobre . 21.15
TEATRO CONTEMPORANEO
Settantuno*
Sempre più persone, spesso le più insospettabili, riversano in rete il proprio odio, rancore e frustrazione con post, commenti e considerazioni così crudeli e agghiaccianti, da farci interrogare sulla reale natura del mondo che ci circonda. Lo sviluppo di internet e dei social media è stato il catalizzatore di tutte queste istanze ed è proprio sul web che si è concentrata la nostra ricerca. Il testo stesso dello spettacolo è quasi interamente figlio dei tanti post e commenti che con la loro banalità e i loro luoghi comuni inquinano il nostro presente. In scena Flaviano un maschio bianco di quarant’anni che in qualche modo incarna tutte queste istanze e che conduce una vita all’insegna dell’odio. Non è uomo d’azione, bensì uno dei tanti insospettabili che quotidianamente conduce una vita apparentemente normale e abitudinaria. Flaviano risulta essere poco più di un pallone gonfiato, un uomo di mer*a come si direbbe nella Smorfia napoletana per il numero 71. Lo spettacolo affronta la tematica del fascismo in tutte le sue declinazioni e rispecchia la banalità del male.
di Contestualmente Teatro
BORN GHOST
Uno spettacolo nero, a tratti spaventoso, ma anche commovente e delicato. Una riflessione poetica sulla diversità e sull’isolamento che, attraverso il teatro di figura e la video arte, mette in scena la Leggenda del fantasma di Azzurrina, la figlia di Costanza Malatesta e del feudatario Uguccione, scomparsa, nel 1375, in circostanze misteriose a Montebello, in provincia di Rimini. Fantasma la bambina lo era, in ogni caso, già in vita: discriminata in quanto albina e rinchiusa a chiave nel castello dalla sua stessa famiglia. Una storia tragica ed onirica sull’alterità che allora come oggi fa sempre paura, ma anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l’ignoranza e il pregiudizio.
di Coopelia Theatre
Disperato Eretico Show
Il soliloquio di un giovane attore, costretto dalla pandemia a reinventarsi rider che, nel viaggio in bici tra una pizzeria e un condominio, rimane solo con se stesso a riflettere sul presente e sul futuro, sul lavoro, sulla politica e sulla famiglia, cercando il coraggio di non mollare e continuare a resistere. La storia vera di un artista – di una generazione di artisti – oggi. Disperato Eretico Show nasce dall’elaborazione di un’esperienza realmente accaduta e che accade tutt’ora: quella di dover scegliere tra un lavoro che ti permette di pagare l’affitto ma che non vuoi fare e il tuo lavoro, che ti fa stare tanto bene ma che non ti dà da mangiare. La drammaturgia, il cui titolo prende spunto dalla celebre canzone di Dalla scava profondamente nella frustrazione di una giovinezza che vuole diventare adulta, ma che ha visto volare un anno e mezzo della sua vita, magari proprio quello decisivo per rendersi indipendente. E così l’esperienza del protagonista si fa lucida analisi davanti a quello che sarebbe potuto essere il suo futuro.
di Collettivo Est